Artrosi del ginocchio

La gamba che fa male all’altezza del ginocchio, la passeggiata che diventa una fatica, le scale che si trasformano in un’impresa. Succede a due milioni e mezzo di italiani con la gonartrosi, ossia quell’artrosi che colpisce le ginocchia. In pratica, la cartilagine che riveste le articolazioni poco per volta cede: perde di elasticità, si indurisce, si assottiglia, si frammenta. Le ossa a questo punto non riescono più a muoversi agevolmente, a scorrere le une sulle altre, e in fase avanzata della patologia si alterano fino a deformarsi. Lo sanno bene gli anziani (l’80% delle persone over 75), ma anche un 5% di adulti (per un’usura precoce o eccessiva delle cartilagini).

I SINTOMI. I primi tempi, la gonartrosi può essere anche asintomatica. «O meglio, questa malattia è talvolta caratterizzata dalla cosiddetta dissociazione clinico-radiologica», spiega Giovanni Minisola, past president della Società italiana di reumatologia e direttore della divisione di reumatologia dell’ospedale San Camillo di Roma (puoi chiedergli un consulto qui). «Ciò significa che in alcuni casi a rilevanti segni radiografici non corrisponde un’intensa sintomatologia mentre in altri, al contrario, il dolore può essere anche molto intenso nonostante le lesioni radiografiche siano di lieve entità».

In generale, comunque, i primi sintomi sono lievi, spesso intermittenti, e sono il ginocchio gonfio e dolorante, e la sensazione di sentire degli scricchiolii. «Di solito, la mattina l’articolazione è rigida, poi, nel corso della giornata compare il dolore, che aumenta se si eccede nel movimento o se si cammina su terreni accidentati (soprattutto se in discesa)», prosegue Minisola. «Anche i cambiamenti climatici e soprattutto l’umidità accentuano i sintomi, pur non peggiorando la malattia in sé».

Quando la degenerazione della cartilagine del ginocchio è molto avanzata, il dolore spesso è continuo, disturbando anche il sonno.
Un altro sintomo della gonartrosi è la limitazione funzionale, cioè la ridotta capacità di movimento, fino a zoppicare: riguarda il 20% dei malati ed è dovuta all’ossificazione delle cartilagini e alla diminuzione degli spazi articolari. A impedire ancora di più il movimento vi sono poi le contratture muscolari intorno all’articolazione. Ne consegue che il soggetto tende a mantenere la gamba in adduzione e ad appoggiarla il meno possibile, assumendo un’andatura zoppicante. L’artrosi del ginocchio può condurre fino all’immobilità.

I FATTORI DI RISCHIO. Ecco un elenco dei principali fattori che aumentano sensibilmente il rischio di ammalarsi di gonartrosi:
• la predisposizione genetica;
• il valgismo e il varismo (congeniti oppure sopraggiunti in seguito a fratture);
• i traumi al ginocchio (come asportazione del menisco o lesione dei legamenti);
• il sovrappeso;
• la sedentarietà;
• un’attività fisica eccessiva e inadeguata;
• l’invecchiamento.

LA DIAGNOSI. La diagnosi di gonartrosi si basa sull’esame dei sintomi e sull’esame radiografico, che mette chiaramente in evidenza le alterazioni dell’articolazione del ginocchio dovute all’artrosi.

COME CURARLA. Lo specialista (reumatologo, ortopedico, fisiatra) indicherà uno o più tipi di cure per l’artrosi del ginocchio.

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